Questione Casa una priorità per Firenze. Un nuovo piano casa in stile La Pira

 

Come emerso dal rapporto di Confservizi Cispel Toscana e Nomisma sul sistema dell’Edilizia residenziale pubblica l’emergenza abitativa ha ormai raggiunto a Firenze livelli di guardia, soprattutto a causa della carenza di alloggi in locazione che sta spingendo molte famiglie fuori dalla città, alla ricerca di soluzioni perseguibili e abbordabili sotto il profilo economico. La casa per una comunità è un elemento essenziale e distintivo.

A Firenze serve un nuovo piano casa in stile La Pira in modo che la città ritorni ad essere attrattiva verso le famiglie evitando questo continuo spopolamento ormai in atto da più di un decennio. Se si continua cosi, si rischia l’effetto Venezia.

Per far questo bisogna avere una nuova visione politica, che passi innanzi tutto da una profonda riforma di Casa Spa che, così com’è, ha dimostrato di non funzionare, considerato l’elevato numero di alloggi in gestione che risultano ancora non disponibili oltre alla lentezza nelle assegnazioni che, comunque, sono sempre insufficienti. E, soprattutto, superare le attuali assurde graduatorie totalmente inaccessibili ai cittadini.

Una riforma al passo con i tempi e con le esigenze dell’attuale società, che distingua tra chi ha un’esigenza di indigenza e deve andare su soluzioni abitative a carattere sociale non pagando nessun canone con l’immobile che rimane nella disponibilità del Comune, da tutti quei cittadini e nuclei familiari che, pur avendo un reddito, fanno parte di quella “fascia grigia” di persone che non riesce a pagare un affitto agli attuali prezzi di mercato guadagnando 1.500 Euro al mese.

Non solo: il nuovo Sindaco di Firenze, nei primi 18 mesi di legislatura dovrà assolutamente portare a termine la completa ristrutturazione delle 800 case di proprietà del Comune che attualmente sono inagibili da destinare in parte agli indigenti, in parte a canoni calmierati a 500 Euro al mese e per un 10% agli studenti con costi a camera di 200 Euro.

Il nuovo piano casa dovrà anche prevedere la costruzione in aree pubbliche della città metropolitana di nuove abitazioni a costi accessibili dai 1.500 ai 1.800 euro al mq sfruttando prevalentemente le aree dismesse o in via di dismissione e anche, in caso di necessità, prevedendo per l’edilizia pubblica il superamento dei volumi zero. Naturalmente con dei vincoli: di non poter rivendere prima di 20 anni, di non poter subaffittare e di avere un reddito Isee entro i 50 mila euro.

Da parte sua, il governo dovrebbe investire su un piano casa nazionale di nuova concezione creando un mix di nuove costruzioni e recupero dei tantissimi immobili del demanio sparsi per il paese. Pensate se lo Stato avesse investito oramai i quasi 150 miliardi del bonus 110%? Quale volano vero di sviluppo sarebbe stato! Chi ha pensato, votato questa legge andrebbe perseguito per danno erariale. Mai legge fu cosi assurda, tecnicamente stupida e dannosa per tutti. Questo ahimè é il frutto della politica dei dilettanti allo sbaraglio

Per governare la nuova Firenze e ridargli un’anima servono visione, coraggio e nuove idee.Non ne vedo molte!

Giovanni Fittante

Candidato a Sindaco di Firenze

per Lista Civica Anima Firenze 2030